Sette amministratrici unite per sostenere maternità e lavoro

Si sono riunite per sostenere la maternità e il lavoro le assessore alle Pari opportunità dei Comuni dell’area Valdarno-Valdisieve, promotrici di un documento in cui le donne sono al centro di una serie di considerazioni ed obiettivi che riguardano il loro ruolo di donne, mogl

Si sono riunite per sostenere la maternità e il lavoro le assessore alle Pari opportunità dei Comuni dell’area Valdarno-Valdisieve, promotrici di un documento in cui le donne sono al centro di una serie di considerazioni ed obiettivi che riguardano il loro ruolo di donne, mogli, madri e lavoratrici.
Il progetto a cui si sta lavorando prende le mosse dal cambiamento culturale avvenuto in questi anni, dall’evoluzione dei contenuti e dei contesti lavorativi nelle amministrazioni pubbliche e private, fattori che però rappresentano l’occasione per pensare e proporre un progetto che da un lato sostenga le donne nel loro percorso di vita, dall’altro metta a disposizione un supporto formativo alle aziende per accogliere e riaccogliere dopo il congedo le donne lavoratrici e madri. Di fatto l’organizzazione del lavoro è ancora oggi incapace di affrontare la maternità nella logica della conciliazione: la divisione fra il tempo della vita quotidiana e quello dedicato al lavoro rimane ancora molto rigida. La maternità è vista come un problema in un mondo del lavoro che tende ad emarginare la donna, dove la pregnante tutela legislativa viene subita più che vista come opportunità, dove il valore “sociale” della maternità è spesso più uno slogan e non un fatto realmente culturale e radicato, in una logica di risorsa vitale per una società che vuole crescere.
Il progetto prevede la sperimentazione di formule innovative di organizzazione del lavoro nella Pubblica Amministrazione e nelle imprese private, con l’obiettivo di trovare una conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie. Il progetto tende anche a favorire l’incremento del ricorso ai congedi parentali da parte degli uomini, in quanto gli interventi di sensibilizzazione e di formazione previsti per le aziende e gli enti pubblici affronteranno anche il tema dei congedi di paternità.
“Le motivazioni che ci hanno portato a scegliere in via prioritaria queste assi di intervento – hanno spiegato le assessore dell’area Valdarno-Valdisieve - è la verifica quotidiana delle difficoltà che la donna incontra nel mondo del lavoro sul nostro territorio. Infatti, in questo momento di particolare crisi economica, sono molti gli abbandoni dal lavoro, dimostrati anche dalle minori iscrizioni e dalle maggiori rinunce all’asilo nido dei sette Comuni. C’è quindi un ritorno della donna tra le mura domestiche, una rinuncia ‘obbligata’ al lavoro o all’accettazione di un lavoro sommerso o saltuario”.
Il progetto prevede le seguenti fasi: analisi socio-economica del contesto territoriale, riunioni pubbliche di sensibilizzazione alla problematica e lancio del progetto, incontri con donne lavoratrici e aziende, elaborazione dei risultati. Il Comune di Figline Valdarno è capofila del progetto, al quale hanno aderito anche i Comuni di Incisa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano, Rufina.
 

Ultimo aggiornamento: Mer, 11/11/2015 - 12:12