L'amministrazione comunale ricorda Raffaello Galanti

Nell'esprimere profondo cordoglio alla famiglia di Raffaello Galanti l'amministrazione di Rufina pubblica un breve contributo del Presidente del Consiglio Comunale Tiziana Baglioni.

"E' scomparso recentemente Raffaello Galanti nativo di Rufina e legato al nostro paese, ne ricordiamo volentieri la figura e la personalità forte e impegnata ne piangiamo insieme a tanti amici e lo ricordiamo con le parole di chi condivise con lui l'esperienza della pubblicazione del Deserto soprattutto insieme a Carlo Zeroni con le sue bellissime illustrazioni" afferma il sindaco di Rufina Mauro Pinzani.

 

Non è un ricordo: Raffaello è vivo e continua a camminare con noi, come la fede condivisa ci indica.
E’vero, ci ha lasciati richiamato improvvisamente alla Casa del Padre ma insieme continuiamo a volerci bene, a dialogare, a ridere e piangere, ad analizzare, ironizzare, a disegnare e scrivere, a sperare, a temere per le infinite cose che ci legano e soprattutto per una profonda amicizia.
Raffaello Galanti come si può presentarlo? Non c’entra tutto nelle parole.
Uomo di fede, dalla vita esemplare e umile, ottimo disegnatore tecnico e creativo, studioso e sportivo. Uomo colto di quella cultura fatta non solo dal numero dei libri letti o dalle lauree ottenute ma dalla continua crescita intellettuale che coniuga ciò che si legge con ciò che si vive, che mette insieme, cosa rara al giorno d’oggi, l’intelletto e il cuore, il corpo e l’anima.
Egli infatti ha uno stile personale disegnato da una profonda cultura e da una altrettanto vissuta carità cristiana. Non quella di chi si batte il petto e si cosparge il capo di cenere ma quella più umile di chi ama il bello e nelle relazioni si mescola con gli altri e si mette in ascolto ed a disposizione.
Educato a Rufina dalla sua famiglia, dal padre Ivo e dalla mamma Anna e poi nella parrocchia dove ha svolto i delicati compiti del catechista e dell’animatore dei gruppi dei giovani con carisma straordinario tanto che tra Raffaello ed i suoi ex ragazzi è rimasto, come dev’essere, un legame indistruttibile e che durerà oltre la sua partenza, per sempre.
Attivo nella redazione del giornalino parrocchiale ‘Il deserto’ che arricchiva con il suo contributo di riflessioni e soprattutto con le sue straordinarie illustrazioni.
Dopo il trasferimento a Figline paese della sua dolce Laura si era inserito splendidamente anche in quella realtà come ha espresso il suo confessore nella omelia della messa delle esequie, pur continuando ad essere legato anche all’opera ‘Giorgio La Pira’ ed il ‘santo’ sindaco di Firenze è rimasto sempre suo privilegiato maestro di vita e di politica a misura di uomo.
Sposo e padre eccellente di Benedetta e Filippo, così lo ha definito il suo confessore, sensibile, ha precisato, ai bisogni altrui.
Laura, la sua amata sposa, nel momento che la terra stava per accoglierne le spoglie ha abbracciato il feretro ed ha ringraziato Raffaello perché, ha detto, con te sono stata bene e ci siamo voluti bene. Poi ha detto che ora Raffaello non è più suo è di tutti e noi vogliamo unirci ai ringraziamenti di Laura ed accogliamo Raffaello come nostro:
Grazie Fello per tutto e tu sai che ci riferiamo a tutte quelle cose piccole e grandi che negli anni abbiamo combinato insieme o che abbiamo condiviso. Ora tu sei insieme a Carlo al quale eri tanto legato e sicuramente preparerete come sempre articoli ed editoriali fenomenali e quando la redazione sarà completa sarà pronto per tutti noi, insieme a te e a Carlo il numero più bello del giornalino: quello dell’eternità cui ognuno è chiamato. Aspettateci.
Un grazie infine dal tuo paese cui hai voluto sempre bene e anelavi di venire per la tua mamma e la tua sorella Daniela ma anche perché profondamente rufinese.
Alla Rufina avevi scelto di riposare: qui in mezzo a noi nella nostra più vera casa comune, come uno di famiglia quale continui ad essere.

Tziana Baglioni
 

Ultimo aggiornamento: Mer, 11/11/2015 - 12:12